• 7. Andra e Tatiana Bucci, le bambine sopravvissute ad Auschwitz - di Raffaella Calandra

  • 2021/03/15
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7. Andra e Tatiana Bucci, le bambine sopravvissute ad Auschwitz - di Raffaella Calandra

  • サマリー

  • Andra e Tatiana Bucci avevano quattro e sei anni quando sono state deportate nel campo di sterminio di Auschwitz insieme ad una parte della loro famiglia. I ricordi di quel periodo buio della loro vita sono a tratti nitidi. L'arresto una sera di fine marzo del 1944; il pianto della nonna che in ginocchio prega l'ufficiale delle SS di prendere solo lei e non le bambine; il viaggio estenuante verso Auschwitz a bordo di un vero e proprio carro bestiame e quel numero impresso sulla pelle che Andra, nonostante tutto, non vuole cancellare. "È un segno che in fondo ce l'abbiamo fatta che siamo riuscite ad uscirne - racconta nell'intervista realizzata da Federico Taddia - Abbiamo vinto noi, che siamo rimaste, che siamo tornate, che raccontiamo". Le due bambine sono riuscite a sopravvivere a quell'orrore grazie a una guardiana della "baracca dei bambini" che aveva preso a cuore le loro vite, salvandole dagli esperimenti del dottor Mengele.

    Non solo ricordi nella mente di Andra e Tatiana, ma anche tanti rimorsi che fanno ancora male, a distanza di anni. Uno fra tutti: l'aver rifiutato ogni contatto fisico con la madre che non riconoscevano più perché profondamente cambiata nell'aspetto dalle privazioni disumane del campo di sterminio.

    Oggi Andra e Tatiana sono felicemente nonne, hanno ricostruito tassello dopo tassello la loro vita ma non dimenticano quello che hanno subito e continuano ad essere testimoni di quella tragedia per fare in modo che quello che è stato non riaccada mai più.

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あらすじ・解説

Andra e Tatiana Bucci avevano quattro e sei anni quando sono state deportate nel campo di sterminio di Auschwitz insieme ad una parte della loro famiglia. I ricordi di quel periodo buio della loro vita sono a tratti nitidi. L'arresto una sera di fine marzo del 1944; il pianto della nonna che in ginocchio prega l'ufficiale delle SS di prendere solo lei e non le bambine; il viaggio estenuante verso Auschwitz a bordo di un vero e proprio carro bestiame e quel numero impresso sulla pelle che Andra, nonostante tutto, non vuole cancellare. "È un segno che in fondo ce l'abbiamo fatta che siamo riuscite ad uscirne - racconta nell'intervista realizzata da Federico Taddia - Abbiamo vinto noi, che siamo rimaste, che siamo tornate, che raccontiamo". Le due bambine sono riuscite a sopravvivere a quell'orrore grazie a una guardiana della "baracca dei bambini" che aveva preso a cuore le loro vite, salvandole dagli esperimenti del dottor Mengele.

Non solo ricordi nella mente di Andra e Tatiana, ma anche tanti rimorsi che fanno ancora male, a distanza di anni. Uno fra tutti: l'aver rifiutato ogni contatto fisico con la madre che non riconoscevano più perché profondamente cambiata nell'aspetto dalle privazioni disumane del campo di sterminio.

Oggi Andra e Tatiana sono felicemente nonne, hanno ricostruito tassello dopo tassello la loro vita ma non dimenticano quello che hanno subito e continuano ad essere testimoni di quella tragedia per fare in modo che quello che è stato non riaccada mai più.

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