Ansa - di Alessandra Magliaro.
L’obiettivo non è più solo vivere a lungo, ma esserlo in modo attivo e sano: il concetto si è spostato dalla longevità come meta puramente anagrafica alla healthy longevity, la longevità in salute poichè tutti aspiriamo ad essere anziani sani. In Italia l'età media è salita a 46.8 anni con una aspettativa di vita alla nascita di 83.4 anni per i dati Istat, 48,7 anni per Eurostat. In ogni caso è l'invecchiamento della popolazione più alto in Unione Europea e secondo paese al mondo dopo il Giappone. Si stima che entro il 2050 il 34% della popolazione sarà over 65, mentre nel 2024, gli anziani di 65 anni e più in Italia erano 14 milioni 358mila, pari al 5,1% in più rispetto al 2004. Di questi, oltre la metà aveva almeno 75 anni. Una vita lunga, sana e attiva dunque è il nuovo obiettivo: va da sé che riuscirci o meno dipende da una combinazione di tre fattori: genetici, ambientali e comportamentali. E se per il primo c'è poco da fare e del secondo difficilmente possiamo esserne responsabili, l'ultimo, il fattore comportamentale è tutto nelle nostre mani, con le nostre scelte in fatto di alimentazione, movimento e sfera sociale e psicologica. Sono le tre cose che contano davvero anche se spesso tendiamo a dare peso ad altri fattori, marginali, che spesso pensiamo siano invece risolutivi. Per vivere sani e a lungo è necessario concentrarsi su quanto conta davvero e soprattutto in maniera costante, inutile pensare a scorciatoie o a soluzioni veloci; il successo passa attraverso l’adozione di stili di vita sani adottati con costanza nel tempo.
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