エピソード

  • ​Tre anni di guerra in Ucraina. E ora la variabile Trump - di Gigi Donelli
    2025/02/22

    Non è solamente il comandante in capo del più forte esercito del pianeta, è anche il leader-grimaldello cui guardano molti che contano su di lui per scardinare meccanismi ed equilibri politici consolidati. In campagna elettorale aveva promesso di far tacere le armi in Ucraina nel giro di pochi giorni, lui assicura che ci sta lavorando e che il risultato si avvicina a grandi passi. Per adesso ha solo assicurato a Vladimir Putin lo spazio politico che l'aggressione lanciata tre anni fa contro un paese sovrano gli aveva sottratto. Dopo gli incontri di Riad - dove si sono parlati i ministri degli esteri di Washington e Mosca per la prima volta dal 2021 - Trump ha poi attaccato frontalmente Zelensky accusandolo tra l'altro di essere sostenuto soltanto dal 4% della popolazione.

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  • ​Hritsak dopo Trump: "Con il voto senza pace, il rischio di una guerra civile" - di Gigi Donelli
    2025/02/23

    Gli attacchi del presidente degli Stati Uniti al presidente ucraino Zelensky sono piombati come una pugnata alle spalle sul paese che da tre anni combatte per preservare la sua indipendenza. Lo sgomento domina in queste ore un paese che ritiene di aver "combattuto anche in nome dei valori occidentali", spiega il prof. Yaroslav Hritsak, storico ucraino, professore dell'Università Cattolica, direttore dell'Istituto di studi storici dell'Università nazionale Ivan Franko di Leopoli. "Un possibile voto in autunno metterà il paese di fronte ad un bivio: o un leader forte o sarà guerra civile".

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  • Puntata del 20/08/2023
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  • Resta il liceo la scelta preferita dagli studenti, ma triplicano le iscrizioni ai percorsi tecnico-professionali 4+2 - di Maria Piera Ceci
    2025/02/15

    Resta il liceo è la scelta preferita dalle famiglie per i figli o le figlie che a settembre frequenteranno il primo anno della scuola secondaria di secondo grado, cioè le superiori. Il Lazio è la regione con la percentuale maggiore di iscritti al liceo, scelto da sette studenti su dieci. Ci spiega perché Mario Rusconi, presidente associazione nazionale presidi di Roma e preside dell'istituto paritario Pio. In Veneto invece le iscrizioni agli istituti tecnici sfiorano il 40 per cento, seguito da Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte. Al sud, in Puglia le iscrizioni ai tecnici sono sotto la media, ma non di molto. “Le aziende ci chiedono i nominativi dei ragazzi a scuola” - ci racconta la dirigente scolastica Teresa Loiotile, dell'istituto tecnico Sante Longo di Monopoli, in provincia di Bari. Per quanto riguarda invece gli istituti professionali, superano il 17 per cento in Emilia Romagna, in Veneto siamo al 15 per cento. Sopra la media anche Toscana e Lombardia. E aumentano gli iscritti ai percorsi quadriennali avviati con la riforma del 4+2: sono 5.400, più del triplo dello scorso anno, quando era partita la sperimentazione. A Milano sono 230 i nuovi iscritti ai percorsi di istruzione e formazione professionale di CAPAC, il Politecnico del Commercio e del Turismo ente formativo di riferimento di Confcommercio Milano, Lodi Monza e Brianza, il numero più alto dal 2018. Un dato per niente scontato visto che la popolazione scolastica sta costantemente diminuendo a causa della denatalità, come ci spiega il presidente di CAPAC, Simonpaolo Buongiardino.

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  • ​Verso il Festival. Casa Sanremo, parola ai giovani - di Livia Zancaner
    2025/02/08

    Non solo un luogo per raccontare il festival di Sanremo, ma un hub per creare un momento di incontro e opportunità per centinaia di persone. Casa Sanremo, situata a poco più di 200 metri dall'Ariston, da 18 anni accompagna il festival della musica italiana, con l'obiettivo di creare un posto di incontro per coloro che ruotano intorno alla manifestazione e per dare nuove opportunità ai giovani e agli artisti. Da una parte con la giuria degli adolescenti, che ogni anno decretano il loro vincitore del festival. Dall'altra con il campus. Ne parliamo col presidente Vincenzo Russolillo, con Ciro Barbato, direttore musica e spettacolo di Casa Sanremo Campus e con Sassa, speaker di Radio Immaginaria.


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  • Casal di Principe, le ville della Camorra - di Angelo Mincuzzi
    2025/02/01

    Angelo Mincuzzi è entrato nelle ville confiscate ai boss della Camorra di Casal di Principe, in provincia di Caserta, per vedere come sono state trasformate e restituite alla collettività. Lo ha fatto in compagnia di un economista, Giovanni Allucci, che guida il consorzio Agrorinasce, e di uno scrittore, Roberto Saviano, da vent'anni sotto scorta per minacce ricevute dai Casalesi. Questi luoghi sono diventati il simbolo della rinascita di una terra flagellata per troppo tempo dalla criminalità organizzata.

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  • L’orrore della shoa nel racconto degli studenti ad Auschwitz - di Maria Piera Ceci
    2025/01/25

    Che suono ha oggi la parola Auschwitz per chi non ha ancora vent'anni? "Silenzio, freddo, paura, disumanità". Queste le immagini che ricorrono nella bocca dei ragazzi e delle ragazze di alcune scuole da tutta Italia con cui abbiamo visitato i campi di sterminio vicino Cracovia, ad ottant’anni dalla liberazione. Ragazzi e ragazze che hanno realizzato dei lavori sul tema della shoa e hanno partecipato al concorso bandito dal ministero dell’istruzione e del merito.

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  • Mirafiori, gli ultimi operai - di Luca Benecchi
    2025/01/18

    Questa è la storia di Mery e di Giacomo che in Fiat ci sono entrati che erano ragazzi e per tutti e due è stata la Punto il primo modello costruito in catena di montaggio. Ma ora vivono quello che loro stessi chiamano una morte lenta, gli ultimi diciassette anni hanno dovuto subire una cassa integrazione sempre più stringente. Stipendi al lumicino e due o tre giorni di lavoro al mese. Cosa è rimasto di Mirafiori? In questo reportage, Luca Benecchi ci racconta cosa succede dentro quello che è stato uno dei più grandi stabilimenti d’Europa. Milioni di automobili sono uscite da questi capannoni. Qui, dove per seguire il sogno del benessere, sono approdati migliaia di immigrati dal Sud Italia. Strappati ai campi, diventarono operai e cambiarono il destino di un Paese intero. Chi sono, cosa pensano e come vivono i suoi ultimi operai? La vera crisi è partita dalla fine dell’anno scorso. Però parliamo ancora di un anno in cui sono state prodotte settantasettemila vetture, quest’anno ne sono state costruite soltanto ventiduemila. C’è una richiesta di ammortizzatori sociali spaventosa che equivale a quella di quando c’era il Covid. Torino in questo momento è la città più cassaintegrata d’Italia.

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