Nel competitivo panorama digitale del settore alberghiero, i fenomeni di brandjacking e brand protection rappresentano sfide e opportunità cruciali per gli operatori. Il brandjacking, ovvero l'uso non autorizzato del nome di un hotel da parte di terzi, in particolare le Online Travel Agencies (OTA), nelle ricerche su Google, devia il traffico diretto e incide significativamente sulla redditività e sulla relazione con il cliente. La brand protection, d'altra parte, è l'insieme delle strategie messe in atto dagli hotel per contrastare queste pratiche, principalmente attraverso campagne Google Ads mirate al proprio marchio.
Le analisi condotte rivelano che il brandjacking non si limita a un furto di prenotazioni, ma comporta una profonda erosione della brand equity, una perdita di dati preziosi sui clienti e l'impossibilità di costruire relazioni dirette e durature. Sebbene il panorama legale relativo ai contratti con le OTA sia in evoluzione, con alcune clausole di parità di prezzo ora proibite in diverse giurisdizioni, le OTA continuano ad adottare tattiche aggressive che richiedono una risposta proattiva da parte degli hotel.
La brand protection emerge come una strategia pubblicitaria fondamentale, non solo per difendere il traffico qualificato, ma anche per ridurre la dipendenza dalle OTA e migliorare la redditività. Tuttavia, la sua efficacia è massimizzata quando integrata in un approccio di marketing digitale olistico che include SEO, ottimizzazione del sito web e programmi di fidelizzazione. La convinzione che la brand protection sia l'unica strategia pubblicitaria sensata per gli hotel è una semplificazione eccessiva; essa è necessaria e altamente efficace per la conversione del traffico già intenzionato, ma non è sufficiente per la scoperta e l'acquisizione di nuovi clienti.
Le raccomandazioni chiave includono un investimento strategico nelle campagne PPC di marca, una revisione continua dei contratti con le OTA, l'ottimizzazione del sito web per le conversioni dirette e l'adozione di un approccio multicanale che bilanci la difesa del marchio con l'espansione della visibilità. Misurare attentamente il ROI di tutte le attività di marketing è essenziale per allocare le risorse in modo efficiente e garantire la crescita a lungo termine.
1. La Battaglia Digitale: Comprendere il Brandjacking nelle Ricerche di Hotel
Il settore alberghiero opera in un ecosistema digitale in cui la visibilità online e la capacità di attrarre prenotazioni dirette sono fondamentali per la redditività. In questo contesto, il brandjacking emerge come una delle minacce più significative per gli hotel, compromettendo la loro presenza online e la relazione con i clienti.
1.1. Cos'è il Brandjacking? (Definizione e manifestazioni comuni nel marketing alberghiero)
Il brandjacking, noto anche come "brand hijacking", si definisce come l'utilizzo del nome di un'altra attività commerciale per i propri scopi di marketing. Nel contesto dell'ospitalità, questa pratica si manifesta nell'attrarre clienti a proprio vantaggio utilizzando il nome di un marchio alberghiero altrui, inducendo i consumatori a prenotare tramite siti web diversi da quello ufficiale dell'hotel.
La manifestazione più comune e impattante di brandjacking si verifica quando le Online Travel Agencies (OTA) partecipano ad aste su Google Ads per il nome di un hotel. Questo comporta che gli annunci sponsorizzati delle OTA appaiano in posizioni superiori rispetto al sito web ufficiale dell'hotel nei risultati di ricerca, anche quando un potenziale ospite cerca specificamente l'hotel per nome. Questa tattica, definita "brandjacking", erode progressivamente l'identità unica dell'hotel, che viene così inglobata nella vasta presenza online delle grandi OTA.