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The Count plays a dangerous game, turning his dark arts to the destruction of these powerful men, and even their innocent children are caught up in his byzantine schemes. Will the innocent perish along with the guilty? And what of Edmond Dantes? Will he find redemption, or will he be swept up and destroyed by the very forces he has invoked?

This 1896 edition of the famous historical romance, full of narrow escapes and harrowing exploits, tells the story of D'Artagnan and the three valiant musketeers, Athos, Porthos, and Aramis, as well as the evil machinations of a certain milady.

Aramis, now a Bishop, visits the Bastille where a prisoner named Philippe, said to be the twin brother of Louis, has been held since birth. Aramis, with ambitions to become the Pope, convinces Philippe that they can overthrow King Louis and put Philippe on the thrown instead with the twin ruling the people and Aramis reigning over their souls. Aramis plots and schemes and is able to sneak Philippe out of the Bastille but things do not go as planned and after a very brief reign of Philippe, Aramis, along with Porthos are on the run as enemies of the crown.

In his eighth and final volume of his compilation of the most notorious deeds in European history at his point in time, Alexandre Dumas tells the story of three femmes fatales and the deaths that followed in their wake. The Marquise de Brinvilliers was a serial poisoner, Vaninka, an arsonist, and although the Marquise de Ganges did no killing herself, her beauty and desirability caused others to kill for her.

In Volume Four, Dumas relates the 1819 murder of German dramatist August von Kotzebue by Karl Ludwig Sand, the campaign to destroy Father Urbain Grandier in 1634, who was successfully convicted of witchcraft and put to a brutal death, and the consequences of the amorous relationship between the prince of Brancaleone and Nisida.

Aramis tente l'impossible, l'invraisemblable, et il est sur le point de réussir, dans une entreprise qui bouleverserait le cours de l'Histoire, mais celle-ci reprend ses droits... Il n'y a plus de place pour des surhommes dans la France de Louis XIV. Jamais ils ne sont si grands qu'au moment de quitter ce monde qui est devenu le cimetière de leurs illusions perdues. À chacun des trois, Athos, Porthos et D'Artagnan, est accordée la fin qui lui convient, en forme d'accomplissement, voire d'apothéose.

"Facile à lire" est une collection de titres qui vous entraîne à la découverte des grandes œuvres classiques de la littérature française. Cet outil pédagogique est destiné à accompagner les lycéens dans leurs études. Plus généralement, elle s'adresse à tous les amoureux de la littérature qui souhaitent revisiter ou découvrir de façon ludique nos grands classiques.

D'Artagnan, toujours inquiet des manœuvres d'Aramis, fait présenter à la cour Porthos comme maître d'œuvre de Belle-Île, tandis que Fouquet présente Aramis en tant qu'architecte. La rencontre des trois amis fait comprendre à Aramis que D'Artagnan est acquis à la cause du roi, et qu'il flaire un danger : il faut hâter l'action qu'il a en tête.

Été 1661. À Fontainebleau, autour du jeune Louis XIV et de sa belle-sœur Henriette d'Angleterre, la cour vole de fêtes en fêtes et d'amours en amours. Mais les mousquetaires ont perdu la maîtrise des opérations. D'Artagnan assiste en spectateur impuissant à la défaite de Bragelonne et à celle du surintendant Fouquet.

Giunto a Livorno, Dantès si unisce ai contrabbandieri e riparte per varie spedizioni, acquistando la fiducia di tutta la ciurma. Durante questo periodo Dantès si rende sempre più conto di come la sua lunga esperienza in prigione lo abbia cambiato, sia fisicamente che psicologicamente: da giovane idealista è diventato un uomo intenso, vicino all'ossessione per i suoi propositi di vendetta.

In prigione Edmond Dantès chiede disperatamente a un funzionario di poter affrontare un regolare processo, ma data la gravità dell'accusa la sua richiesta viene respinta. Qui incontriamo il vecchio abate Faria che ha scavato un tunnel sotto le celle per poter fuggire da If. Ma Faria sbaglia direzione dello scavo e si ritrova nella cella del giovane. I due diventano amici e ciò risolleva le speranze di Edmond.

Maximilien Morrel (il figlio dell'armatore marsigliese Morrel) ha un'ottima posizione nell'esercito ed è innamorato di Valentine de Villefort che, pur ricambiandolo, è promessa (per ferrea volontà del padre procuratore del re) al barone Franz d'Epinay. La povera giovane non ha amici, il padre non la considera, mentre la matrigna Héloise è invidiosa del fatto che erediterà un grande patrimonio a discapito del figlio Édouard.

21 maggio 1838: quasi dieci anni dopo il suo ritorno a Marsiglia, Dantès inizia a mettere in atto il suo piano di vendetta e si trasferisce a Parigi. Il primo evento mondano avviene la mattina stessa, a colazione da Albert de Morcerf, assieme a Lucien Debray, il signor Beauchamp, il signor Château-Renaud e Maximilien Morrel.

La signora delle camelie di Alexandre Dumas racconta l'appassionata vicenda di Margherita Gautier, bellissima, elegante e sofisticata cortigiana, e Armando Duval, giovane rampollo di una stimata famiglia nella Parigi di metà ‘800. L'amore, inarrestabile, travolge i protagonisti conducendoli, dall'effimera vita cittadina, a Bougival, un romantico paesello della campagna francese in cui vivere un ideale sogno d'amore. Ma la felicità non è concessa alle cortigiane e il destino avverso si abbatte sulla coppia d'innamorati.

Héloise (la seconda moglie di Villefort) vuole concludere il suo piano diabolico: uccidere Valentine, facendo in modo che suo figlio Édouard riceva tutta l'eredità. Ma Valentine riesce a sopravvivere. Infatti Noirtier fa capire al dottor d'Avrigny che aveva intuito da tempo che avrebbero avvelenato la nipote, e fino a quel momento era riuscito a salvarla dandole ogni giorno un poco della sostanza mortale, neutralizzandone così parzialmente gli effetti.

I marchesi di Saint-Méran (nonni materni di Valentine Villefort) partono da Marsiglia per Parigi per concludere il matrimonio della nipote con Franz d'Epinay, ma durante il viaggio il marchese muore improvvisamente. A poche ore dalla firma del contratto matrimoniale, quando Valentine e Maximilien Morrel già si preparano alla fuga per non essere separati, anche la signora di Saint-Méran muore di colpo, in circostanze simili al marito.

1815. Edmond Dantès, marinaio di diciannove anni, sbarca a Marsiglia dopo aver preso, da secondo, il comando della nave Pharaon. Qui gli viene confermato dall'armatore Pierre Morrel, proprietario della Pharaon, che verrà ufficialmente nominato capitano: ma questa non è l'unica buona notizia, Edmond può infatti finalmente riabbracciare il suo povero e vecchio padre e sposare la donna che ama, la catalana Mercedes.

A Marsiglia Edmond incontra Mercedes (che aveva appena salutato il figlio Albert in partenza per l'Africa). I due parlano a lungo: Mercedes non odia l'uomo che ha davanti, anzi rimprovera sé stessa per le scelte sbagliate che ha fatto. Le strade dei due, un tempo giovani e felicemente innamorati, si dividono per sempre. La morte inaspettata di Édouard, il figlio di Villefort, fa però sorgere in Edmond dei dubbi sulla sua opera di 'giustiziere divino'.

Dopo aver ottenuto da Danglars la sicurezza sul matrimonio con Eugénie, Andrea Cavalcanti/Benedetto viene a sapere che Caderousse lo vuole vedere e si reca da lui. Andrea gli racconta di essere convinto che il suo vero padre sia il Conte di Montecristo e Caderousse, assai interessato alla fortuna del conte, intende derubarlo nella sua casa sugli Champs Èlysées.

Il romanzo riprende con un salto temporale di dieci anni dopo gli eventi narrati nei precedenti tomi, anni che Dantès trascorre viaggiando, soprattutto in Oriente, per raccogliere tutte le informazioni necessarie alla sua vendetta. Siamo nel gennaio del 1838: il barone Franz d'Epinay e il visconte Albert de Morcerf (figlio di Mercedes e di Fernand Mondego, conte de Morcerf) sono a Firenze e stabiliscono di passare il carnevale a Roma.