Sei sulla Riviera del Gambarogno, sulla sponda sinistra del Lago Maggiore. Non importa se sei arrivato per caso o per scelta, dopo tanto andare. Tra villaggi vivaci, riflessi del lago e sentieri di montagna, adesso sei qui: e non te ne vorrai più andare. La Riviera del Gambarogno distribuisce giorni di sole e climi miti, viste sconfinate e cieli aperti, correndo dal lago e i suoi ciottolati alle vette più alte, tra boschi di castagni e alpeggi mozzafiato. Ce n’è per giorni e giorni, ma da qualche parte bisognerà pur partire: tu, oggi, cominci da Vira Gambarogno, un paesino piccolo, ma con un fascino enorme. La chiesa di San Pietro è affacciata sul lago, quasi lambita dalle onde, e tutto il nucleo è considerato il centro storico di Vira Gambarogno: case abbracciate le une alle altre, vicoli stretti, arcate, e una strada che conduce a castagneti infiniti, in un paesaggio indomito che prosegue fino alla montagna. Il tuo cammino ti porta al Parco Botanico del Gambarogno, tra Piazzogna e Vairano, dove ti immergi in un mosaico di centinaia e centinaia di magnolie, azalee e camelie. È un paradiso botanico ideato da Otto Eisenhut, un vivaio protetto e amato, che dagli anni ’50 in ogni stagione esplode di colori e profumi. A due passi da qui, nelle Bolle di Magadino, acqua e terra si intrecciano. Si tratta di un paesaggio golenale protetto, da esplorare in bicicletta fra sentieri didattici e zone d’osservazione, dove la biodiversità prolifera e vengono a sostare gli uccelli migratori. Le rive del lago promettono bagni tranquilli e sport acquatici, escursioni a bassa quota, villaggi colorati e cibo tipico, ma anche mondi visti da lontano, cammini faticosi che ti fanno sentire un tutt’uno con la natura, non solo osservatore. Lungo il sentiero e sulla cima del Monte Gambarogno il panorama è bello da piangere: il Lago Maggiore si stende ai tuoi piedi, Ascona e Locarno brillano in lontananza, e tu ti senti parte di tutto, del silenzio e dei pascoli infiniti, della montagna e di questa regione. Scendi verso Indemini, un villaggio di pietra che racconta storie antiche, in un labirinto di vicoli stretti, archi ombreggiati, e case di gneiss strette l'una contro l’altra. Il sole tramonta: dormi in rifugio, domani ti sveglierai con l’alba che colora i prati del monte. Non è finita, la Riviera continua: con il Sentiero dello Yoga a Vairano, dove meditare circondato dalla foresta, o ancora i luoghi energetici e storici di questa regione, come l’ultima capanna con tetto in paglia del Ticino ai Centocampi, o con il sentiero di montagna punteggiato di rose alpine, che dall’Alpe di Neggia ti porta fino alla vetta del Monte. Sei sulla Riviera del Gambarogno. Non importa se sei arrivato per caso o per scelta, alla fine non te ne vorrai più andare.
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