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Intuito selvatico: memorie di malerbe

Intuito selvatico: memorie di malerbe

著者: Il Giardino dell'Anti Eden
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このコンテンツについて

E se le piante spontanee, persino le infestanti, avessero qualcosa da insegnarci? Questo podcast intreccia botanica, fitoalimurgia, folklore e filosofia per riscoprire il valore nascosto delle malerbe. Ed è così che un’erbaccia che viene strappata, diserbata, fraintesa diventa metafora delle parti d’ombra che abitano il nostro territorio interiore e che, se conosciute e comprese, si dimostrano nutrienti e trasformative, proprio come un’essenza spontanea. Tra riflessioni, storie collettive e leggerezza, ogni episodio è un invito a guardare il selvatico – fuori e dentro di noi – con occhi nuoviIl Giardino dell'Anti Eden
エピソード
  • Tutto comincia da qui
    2025/05/17

    “Ho le mie erbe”. Questa è la frase che sovente mi trovavo a ripete in un momento di forte sradicamento. Dove il verbo avere non desiderava richiamare una qualche presunzione di possesso, era più che altro un intuito di prossimità. Un istinto che mi collegava al mondo naturale e al suo comportamento. Dell’intuito di prossimità è, forse, più facile raccontare immagini che spiegarne il significato. Ed è così che si è creata l’anima che ha generato questo podcast, che altro non è che una sequenza tridimensionale di immagini suggerite dal contatto dell’intuito umano a quello naturale. Un connessione che si fa ponte verso una strada che conduce a osservare sé stessi attraverso il movimento della natura. Il comportamento pionieristico di una Betulla, come quello discreto e amaricante di un tarassaco, mi ha permesso di avvicinarmi a una saggezza altra, capace di creare quello che definirei “un sentiero fuori tracciato”. Una scelta che non è selvaggia e neanche antropocentrica. Ma che è in grado di riportare morbidamente l’essere umano nella selva.

    Quella interiore come quella esteriore.

    In questo luogo non luogo, si disegna Intuito Selvatico: memorie di malerbe. Il racconto di quel sottobosco emotivo che tutti abbiamo e che talvolta è cupo, ma che rimane pur sempre arricchente. Ed è qui che troviamo il sentiero fuori tracciato, tra le malerbe infestanti e libere che scopriamo, a volte, non essere altro che piante nutrienti.

    Per lo spirito e per il corpo.

    Due piccoli suggerimenti: stai per entrare in un mondo dove le malerbe hanno memoria e il selvatico parla sottovoce.

    Prova a non ascoltare le puntate nellìordine in cui le troverai. Fatti guidare dall'intuito, svuota la mente e segui la pancia. Chissà che al momento giusto, con questo gioco, tu non possa accarezzare un piccolo frammento di te.

    Se senti che qualcosa ti chiama da lontano, segui il podcast, attiva le notifiche e, se ti va, condividilo: è il modo più semplice per far crescere questa voce tra le fronde.

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    2 分
  • Valeriana: non la chiamano più inquisizione
    2025/05/17

    La puntata si apre con la storia tragica di Antonia, ragazza dall’animo gentile e libero, vissuta nella Bassa novarese tra Cinque e Seicento, durante il periodo della Controriforma. Abbandonata neonata davanti a un convento e poi adottata da una coppia di contadini, Antonia cresce tra sospetti e diffidenze, fino ad essere accusata di stregoneria e bruciata viva nel 1610 sotto gli occhi trionfanti dei suoi compaesani.

    Il caso, ispirato dalle carte processuali della vera Antonia e raccontato ne La Chimera di Sebastiano Vassalli, diventa in questa puntata un’occasione per esplorare il fenomeno della caccia alle streghe in chiave storica, sociale e antropologica. I conduttori Deborah Durando e Valerio Boscaro analizzeranno i meccanismi di potere esercitati dalla Chiesa, dal controllo dei corpi e delle menti, fino alla necessità di identificare un “nemico visibile” al fine di mantenere l’ordine sociale ed economico. Si evidenzierà come le donne accusate e processate erano spesso donne che indossavano un femminile diverso. Donne dal pensiero indipendente, colte, solitarie e quasi sempre con un sapere intimo legato alla natura.

    Nella guida di questo viaggio ci accompagnerà la magistra della puntata: la Valeriana. Una pianta medicinale, dal riconosciuto potere curativo e sedativo, considerata, per questo, al tempo stesso benefica e demoniaca. Capace, quindi, di incarnare la dualità con cui venivano giudicate le donne sapienti: rispettate, ma anche temute e quindi represse. Tra aneddoti personali e riferimenti storici, la pianta diventa metafora del tentativo, ancora presente, di osteggiare l’espressione del potere personale femminile. Se la caccia alle streghe è finita, il femminicidio può essere considerato, oggi, un lontano equivalente simbolico e sociale. Un urgente maggiore attenzione all’educazione, non solo scolastica ma anche emotiva e mentale, si pone come misura necessaria volta a decostruire i modelli patriarcali, le convinzioni e il disagio, ancora oggi fortemente incidenti sui casi di violenza.


    Fonti

    - VASSALLI S., La chimera. Collana Supercoralli, Torino, Einaudi. 1990

    - LOMAZZI G., Curarsi con le piante. Rusconi libri, Milano. 2000

    - PRIHODA A., 1993. Le piante della salute. Melita, La Spezia

    - CASTELMAN M., 2001. The New Healting Herbs. Rodale Inc. Emmaus, PA, U.S.A.

    - SCOTT M.,1995. Scottish Wild Flowers. HarperCollins Publishers. New revised edition published in 2011 by Birlinn Limited- West Newington house, 10 Newington Road Edinburgh EH9 1QS

    - PAVIA K. V., IPPOLITO P., Erboristeria Emozionale- L’antico sapere delle antenate. Venexia, Roma. 2023

    - LAЇS K., Les vertus des simples-Secrets des plantes medicinales. Rustica Editions, Paris. 2018

    - Duman RS, Sanacora G, Krystal JH. Altered Connectivity in Depression: GABA and Glutamate Neurotransmitter Deficits and Reversal by Novel Treatments. Neuron. 2019 Apr 3;102(1):75-90


    Se pensi di essere vittima di violenza chiama gratuitamente il 1522, la Linea di aiuto sulla violenza, multilingue sempre attiva.

    Oppure, rivolgiti ai carabinieri e alla polizia.
    Se hai il dubbio di essere vittima di violenza consulta il Violentometro

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    32 分
  • Tarassaco: l’amaro della vita
    2025/05/17

    Cosa può insegnarci un fiore di tarassaco che nasce tra le crepe dell’asfalto?

    Un libro illustrato coreano dal titolo evocativo “A Dandelion is a Dandelion” apre la strada a riflessioni sul comportamento umano.

    Attraverso immagini poetiche e delicate, ci lasciamo guidare lungo i margini delle strade, tra i tombini e le crepe nei muri, dove il tarassaco vive e, a sua volta, nutre la vita, silenziosamente. La sua presenza costante ma invisibile si fa simbolo della bellezza che non si è più capaci di vedere— nelle cose, nelle persone, in noi stessi — quando la vita viene filtrata attraverso la lente opaca della normalità.

    Ma questo episodio non è (solo) una celebrazione della grandiosità delle piccole cose della vita, ma anche di uno dei gusti di cui essa si compone: l’amaro. Un aroma complesso, spesso respinto, come le cose amare della vita, ma strettamente legato alla maturità emotiva, alla crescita, alla consapevolezza.

    Scopriremo come l’amaro sia stato per secoli parte integrante della nostra cultura, della nostra dieta, della nostra evoluzione. E come oggi, in un’epoca che cerca costantemente il conforto del dolce o l’immediato appagamento del salato, l’amaro ci sembri respingente, sgradevole, povero.

    Ma ci chiederemo anche se questo stesso amaro, così come in natura se assunto ha il potere di depurarci, possa nelle esperienze più difficili - amare- se accettato renderci più veri, più presenti, più interi?

    Questa è la domanda che accompagnano il viaggio ispirato dal Tarassaco, in cui i due conduttori Deborah Durando e Valerio Boscaro, intrecciando memoria, filosofia, gusto ed emozioni, parleranno delle abitudini che ci anestetizzano, ma anche dei piccoli gesti in grado di riportarci a riconnetterci all’ambiente, al sentire. Perché riconnettersi all’ambiente significa anche riconnettersi a sé stessi.

    E così, un fiore che nasce da una crepa e un gusto dimenticato diventano porte aperte su un modo nuovo di abitare la vita, più consapevole, più curioso, più autentico.

    Un episodio da ascoltare con lentezza, magari sorseggiando qualcosa di amaro.


    Fonti

    - E' possibile scaricare la pubblicazione "Le specie botaniche del Piemonte a protezione assoluta" al sottostante link. https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/biodiversita-aree-naturali/conservazione-salvaguardia/tutela-della-flora-spontanea

    - Montanari, M. (2023). Amaro: un gusto italiano. Il Saggiatore.
    - Spohn, M., Golte-Bechtle, M., & Spohn, R. (2018). Che fiore è questo? Ricca Editore.
    - Jangsung, K., & Hyun-Gyung, O. (2014). A dandelion is a dandelion. Iyagikot Publishing

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    26 分

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