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Un racconto ottimista pur senza essere ingenuo, perché, anche quando il lavoro è duro, la terra arida e ostile, e il clima inclemente, agricoltura e tecnologia restano gli elementi fondamentali per ribattere alle difficoltà dovute a siccità e impoverimento della terra.

Dopo aver distrutto il mondo migliaia di volte, ipotizzato bizzarre utopie, trasformazioni postumane e derive tecnocratiche, ecco emergere – da più parti del mondo e dalle discipline più disparate – un piccolo nucleo di storie, di genere solarpunk, che sfidano l'ineluttabile concretezza del presente: racconti che spaziano dall'economia circolare alla sostenibilità ambientale, dalla critica al capitalismo predatorio alla costruzione di reti off-grid, dall'uso di risorse rinnovabili all'inclusività radicale:

Dai ghiacciai della Groenlandia, al controllo idrico delle Cinque Terre in Italia, passando per le fabbriche nanotecnologiche dell'Asia occidentale, Jean-Louis Trudel spazia con maestria e competenza dai cambiamenti climatici alle derive della globalizzazione esplorando scenari futuri per cui il tempo della riflessione è ormai scaduto mentre è necessario agire il prima possibile. Tradotti per la prima volta in Italiano dalla scrittrice Alda Teodorani, i tre racconti che compongono l'antologia "Le nevi del tempo che fu" presentano al pubblico italiano uno dei più importanti

Resosi conto di far parte dei fortunati abitanti del "Mondo Comodo", risparmiati dal razionamento di cibo del Mondo Scomodo, dalle città caotiche e sovraffollate, uno scrittore comincia un personale percorso di redenzione e messa in dubbio della realtà.

Quando una multinazionale ha in programma di far saltare un ghiacciaio per imbottigliarne e venderne l'acqua, è necessario ricorrere a misure estreme per impedire che possa succedere una catastrofe del genere.

Un artista viene incaricato di realizzare un totem con cui indicare a colpo d'occhio l'innalzamento del livello del Mar Mediterraneo, nelle Cinque Terre in Liguria. Tuttavia, la proprietaria del terreno dove dovrà sorgere l'installazione ha qualcosa di obiettare e i motivi attengono a un orizzonte più ampio della necessità di lanciare allarmi sul presente.

Esistono due Samanta: una vive di giorno, l'altra di notte. La prima è sfortunata, conosce bene la morte e la sofferenza. L'altra, invece, è libera e vive in una altra dimensione, nascosta a tutti. Esistono due Samanta, ma soltanto una delle due riuscirà a sopravvivere. Dall'autrice cult dell'horror italiano una storia nera di grande potenza immaginifica.